ASPI ed Envision sul campo per la responsabilità sociale del settore stradale

10/10/2022

Il Salone della CSR

Tra il 3 ed il 5 Ottobre si è tenuto a Milano il decimo Salone della corporate social responsibility e dell’innovazione sociale.
L’evento è stato un’occasione di confronto ed aggiornamento per diverse realtà del nostro Paese: associazionismo, imprese, enti pubblici e privati, hanno portato sul tavolo l’esperienza e la speranza condivisa dell’azione responsabile e sostenibile.

L’insieme degli interventi è disponibile sulla piattaforma Youtube del Salone che vi invitiamo ad esplorare nell’interesse comune di un benessere collettivo.

Autostrade per l'Italia e la sostenibilità

Nello specifico, il settore della sicurezza stradale è stato ben rappresentato nel panel “PNRR: infrastrutture, sostenibilità e rigenerazione del territorio” grazie alla partecipazione di Stefano Susani –amministratore delegato di Tecne del Gruppo Autostrade per l’Italia – il cui intervento ci permettiamo di riportare qui in maniera riassuntiva per la sua importanza come crocevia auspicabile fra le strade del presente ed i progetti di un futuro sostenibile.

L’ingegner Susani ha ricordato la capacità di ASPI di sostenere e promuovere una filiera settoriale coordinata per la sostenibilità. Grazie all’ufficio di progettazione Tecne, l’impresa di costruzioni Amplia, l’operatore tecnologico Movyon, l’impresa di servizi digitali FreeToX, e la società per l’impiantistica di energia rinnovabile Elgea, Aspi oggi non è solo un modello globale per la realizzazione di infrastrutture sostenibili ma anche un archetipo del processo di trasformazione che il mondo del lavoro deve affrontare in sostegno della Green Revolution. E per quanto sia difficile vedere del verde su strade di cemento, il gruppo Autostrade sostiene un impegno costante nel mantenimento di standard sostenibili lungo la sua supply chain e nel rispetto di una tassonomia verde.

Il passante di Bologna, ideato e realizzato da Autostrade per l'Italia - foto di Envision Italia

Opera esemplare di questa direzione è il nuovo “Passante di Bologna”, prima opera italiana certificata dal framework Envision. Con questo lavoro ASPI non si è limitata a ridurre gli sprechi o a fare compensazione delle emissioni: seguendo il protocollo Envision è stata ottenuta una forte influenza positiva anche sulla qualità della vita nel territorio, come leadership per la progettazione sostenibile, nella collocazione delle risorse, nel rispetto dell’ecosistema, e per l’impatto mitigante sul clima.
Per ulteriori informazioni sull’opera vi rimandiamo ai resoconti di chi ci ha lavorato.
Citando una nota pubblicità, non si vendono più sogni ma “solide realtà”, tra cui la coscienza e la consapevolezza di operare in un contesto olistico dove ci si trova in mezzo ad una natura attraversata da comunità con differenti bisogni e possibilità. In questo senso il lavoro infrastrutturale è stato accompagnato da operazioni sostenibili giustificate da un dialogo costante con la vita del territorio, così da restituire un’opera complessivamente utile e responsabile come ad esempio con il potenziamento della mobilità dolce, con la salvaguardia dell’ecosistema naturale e paesaggistico tramite riforestazione e rinaturalizzazione, e con l’istallazione di impianti per l’energia rinnovabile.

L'importanza della manutenzione rigenerativa

Altro concetto attuale e rilevante, di cui anche noi di Nuove Iniziative possiamo parlare con esperienza, è la “manutenzione rigenerativa”. Sostenibilità è un termine ombrello, sotto di esso si trova anche l’idea di mantenimento nel tempo con risorse che non rubino dal futuro ma alimentino il presente. In questo riguardo garantire costantemente la sicurezza dell’utenza e l’aggiornamento delle infrastrutture sono elementi imprescindibili in un paradigma di sostenibilità stradale.
Oramai è stato raggiunto il limite di vita utile delle infrastrutture pubbliche costruite negli anni ’50 e ’60, ed è ora fondamentale attuare una pianificazione strategica che garantisca qualità della sicurezza e continuità di servizio.
ASPI ha segnato la strada, e sta anche a noi ed ai nostri colleghi mantenerne il solco perorando la causa di un lavoro che si basa su affidabilità e tempestività.

L’approccio Envision, insieme al principio DNSH (Do No Significant Harm) ed alle valutazioni comparative sul ciclo di vita, si sta definendo come linea guida per una progettazione trasparente del nostro futuro. Queste indicazioni non possono però limitarsi ad elementi di supporto per il monitoraggio ma devono essere supportate dall’insieme degli attori settoriali che possono collettivamente valorizzare e comunicare l’importanza, la capacità ,e la soddisfazione di lavorare e vivere per il bene collettivo.

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